Dal Mipim alla Silver Economy, la parabola della Genova meravigliosa di Bucci in un video

By Giugno 15, 2018telenord.it

In questa storia virtuosa alla ricerca di ciò che può far tornare grande Genova, che è un po’ il filo conduttore della Puntina, oltre che del lavoro di Marco Bucci e Giovanni Toti, la tappa di oggi passa da un video.

Quattro minuti, emozionanti e bellissimi, proiettati al Mipim di Cannes e anche in questi giorni al Forum della Silver Economy, la ricerca della miniera d’oro (e d’argento) costituita dall’economia fondata sui senior, gli ultracinquantenni.

Poi, possiamo chiamarlo invecchiamento attivo, possiamo usare tanti modi per definirlo, ma è cosa buona e giusta, fonte di ricchezza anche per i giovani.

L’ha capito benissimo, ad esempio, negli anni Francesco Berti Riboli, che non a caso, con la sua Villa Montallegro, è fra i sostenitori del Forum e dell’invecchiare in salute e freschi, anche grazie alla collaborazione di preziose risorse come Tiziana Lazzari.

L’hanno capito splendidamente Bucci e Giancarlo Vinacci, assessore allo Sviluppo Economico, che è diventato un evangelista della Silver Economy.

L’hanno capito Giovanni Toti e Sonia Viale e Gianni Berrino e Paolo Ardenti, come dimostrano i loro interventi dell’altra sera alla cena inaugurale.

L’ha capito, su tutti, Daniela Boccadoro Ameri che su questi temi è probabilmente il numero uno in Italia.

E l’hanno capito tantissimi dei relatori di questi due giorni e sei sessioni, di cui ho avuto la fortuna di essere fra i moderatori, insieme ad altri cari amici, da Guido Filippi ad Eva Perasso, che come Daniela rimarrà sempre junior persino quando sarà senior.

Cito, fra gli altri, Lilli Lauro, Elisa Serafini, Mario Ghini, segretario della Uil Ligure che è una sorta di trinità vivente con Alfonso Pittaluga e Giada Campus. E Gerolamo Valle che ci ha parlato dell’importanza del golf. E Mariajosè Bruccoleri a dimostrare che, sul bene di Genova, non c’è maggioranza e non c’è opposizione.

E poi, il pubblico e gli ospiti, qualificati e attentissimi, da Alessandro Sportiello ad Alessandra Lancellotti, da Andrea Rivellini a Sandro Scarrone. E tutti a chiedersi perchè Barbara Grosso non c’era.

E poi, lo splendido video su Genova meravigliosa, con i Forti e l’Hennebique e Renzo Piano e la Fiera e le funicolari e i traghetti come opere d’arte e tutto il resto.

L’avevamo già visto, certo.

Per la precisione, al Mipim di Cannes che è una sorta di mercato dell’immobiliare.

Ma mercato nel senso più bello che la parola sa avere: come piazza Palermo, come Terralba, come l’Orientale.

Dove ogni città mette il suo banchetto, la sua bancherella e gli investitori internazionali e istituzionali comprano ciò che interessa loro.

Ma, esattamente come accade nei mercati rionali, i compratori stanno attenti a tutto: prezzo, qualità, capacità di convinzione del venditore.

Computano, confrontano, pensano e poi decidono dove comprare.

E, quindi, diventa decisivo anche il modo di rivolgersi loro e di vendere i prodotti.

Ecco, quest’anno al mercato di Cannes la bancherella di Genova era ben messa.

Bellissimo, per l’appunto, il filmato di presentazione del “prodotto città”.

Ottima e abbondante la spiegazione del sindaco Bucci e il suo discorso su “Genova che deve tornare ad essere la prima città del Mediterraneo” che magari oggi noi conosciamo a memoria, ma che le primissime volte che lo senti fa davvero presa e ti convince che sei di fronte a un passaggio storico ed epocale.

Ottimo anche il lavoro di squadra della città: l’assessore allo Sviluppo Economico Giancarlo Vinacci fra gli investitori istituzionali sta come il cacio sui maccheroni cacio e pepe, perchè viene da quel mondo lì.

L’assessore al Marketing Territoriale Elisa Serafini fra gli investitori istituzionali sta come il pepe sui maccheroni cacio e pepe, perchè vedi che è lei che ci crede per prima ed è difficile non comprare qualcosa da un venditore che ci crede.

L’assessore all’Urbanistica Simonetta Cenci ci mette foglio, matita e capacità di disegnare una Genova diversa e tanto Elisa sfoggia il suo sorriso mannaro per conquistarsi gli ossi più duri, tanto Simonetta sfodera quello rassicurante per i clienti alla ricerca di rassicurazioni, con un fascino aumentato dal suo nuovo giubbotto di pelle, come una Fonzie della giunta.

Insieme, tutti insieme, fanno lavoro di squadra.

Un caro amico, investitore in progetti immobiliari di largo respiro come Mirko Minetti, figlio d’arte, anche nello stile e nel cuore, di un sognatore come Nicolò Minetti, l’inventore del concetto stesso di agenzia immobiliare in Italia, quasi un Cristoforo Colombo della casa, mi raccontava al ritorno da Cannes: “E’ la prima volta che al Mipim percepisco un’immagine così forte della città ed è anche la prima volta che sento parlare di Terzo Valico e di mercato immobiliare con cognizione di causa. Mi sembra di sognare”.

Praticamente un diploma di laurea per Genova.

Questa è la rotta, questa è la direzione, questa è la decisione.

Un po’ è Conrad e il superamento della linea d’ombra.

Un po è “Linea d’ombra” di Jovanotti.

Ed è quasi il lato B del pensare positivo.

 

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