La smart city è l’unione di sostenibilità e innovazione al servizio del cittadino, di qualsiasi età compresi i cittadini più anziani. Una città a misura d’uomo, con un design dei servizi capace di intercettare i bisogni e semplificare la vita. La smart city valorizza la bellezza del territorio e lo rende più accessibile per tutti tramite l’innovazione tecnologica e digitale.

Le tecnologie che si definiscono “smart” hanno la capacità di acquisire ed elaborare dati provenienti dalla realtà che viviamo e comunicarli in un’ottica di rete, creando meccanismi di interazione con i dispositivi personali (come gli smartphone).

È importante che l’accessibilità e facilità d’uso siano componenti essenziali dei nuovi ambienti “intelligenti”, ponendo le basi per il superamento dell’“analfabetismo digitale”.

Negli ambienti urbani le applicazioni tecnologiche e i relativi servizi devono agire a favore dell’accessibilità, migliorando ad esempio la componente informativa legata a servizi e attività.

Una persona anziana che ha bisogno di prenotare un appuntamento dal proprio dottore o ricevere il green pass dopo la vaccinazione deve avere la possibilità di farlo attraverso un sistema pensato per le sue conoscenze.

In questo senso sarebbe opportuno investire in corsi di formazione digital per i senior per far sì che anche loro possano vivere più agevolmente all’interno di un mondo sempre meno “analogico”. Così facendo rivolgersi al proprio medico per un veloce consiglio via smartphone o accedere a una prenotazione online evitando lunghe attese al telefono diventerebbero opzioni alla portata di tutti, velocizzando e semplificando i processi.

Questo diminuirebbe il senso di insicurezza provato dai senior nei confronti del mondo “digitale”, permettendo loro di usufruirne pienamente.

La tecnologia al servizio dei più anziani

Nell’ambito di una città smart non bisogna dimenticarsi di chi non può lasciare la propria casa. Le tecnologie possono evitare complicati spostamenti, offrendo la possibilità di accedere a servizi ed attività direttamente da casa. Anche l’ambito domiciliare deve essere quindi coinvolto in questa evoluzione verso la creazione di un ambiente accessibile, sicuro e attivo nell’erogare facilitazioni.

Il ruolo di soluzioni tecniche, personalizzabili in relazione alla persona e il suo rapporto con l’ambiente, può avere un importante impatto su diversi aspetti legati all’abitare, sia in relazione alla sicurezza e alla prevenzione degli incidenti domestici, sia al supporto delle relazioni che la persona ritiene importanti per la propria vita sociale.

Si tratta per esempio dell’evoluzione dei sistemi di teleassistenza, dove internet, sensori e smartphone hanno sostituito la linea telefonica tradizionale e il più classico dispositivo di telesoccorso. Il valore aggiunto dei nuovi sistemi sta nella capacità di memorizzare ed elaborare i dati sulle attività domestiche. Questi possono fornire informazioni immediate su eventuali variazioni nel comportamento utili nel tempo ad individuare variazioni sensibili nei comportamenti in un’ottica di prevenzione.

Per esempio, uno smartwatch in grado di misurare costantemente la temperatura e il battito cardiaco si rivela uno strumento doppiamente utile se indossato da una persona anziana. Questo può essere programmato, nel caso di rilevazioni anomale, per chiamare automaticamente la persona più cara o vicina che potrà valutare la situazione ed allertare tempestivamente i soccorsi.

Anche una soluzione semplice, come quella dell’assegnazione di “chiamata rapida” sul cellulare, può permettere a chiunque di contattare i propri famigliari con la pressione di un singolo tasto.

Queste sono solo alcune delle soluzioni più semplici che potrebbero permettere ai senior di rimanere coinvolti all’interno di una società e di città con lo sguardo rivolto al futuro.

 

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