«Genova si candida a essere la Miami del Nord Europa, tenendo uno spirito fortemente ligure, facendo le cose a modo nostro, con una visione tutta italiana del passaggio alla seconda giovinezza». A dirlo è Daniela Ameri, direttrice di Altraetà, a margine del primo Silver economy forum (13-15 giugno), entrato nel vivo proprio oggi con le prime sessioni tematiche, a Palazzo Tursi a Genova.
Proprio Genova che, con la sua età media di 48,6 anni, punta a trasformare quella caratteristica, spesso denigrata, di “città di vecchi” in un valore, candidandosi a cambiarne la percezione. L’idea è quella di diventare «una città di anziani attivi e magari anche internazionali», afferma Mariuccia Rossini, ceo di Korian Italia.
Le basi ci sono e si chiamano investitori, italiani e internazionali, pronti a scommettere su questa città (e su questa regione): «Ci sono soggetti pronti a investire – sottolinea Giancarlo Vinacci, assessore allo Sviluppo economico del Comune di Genova, organizzatore dell’evento insieme all’agenzia di comunicazione Ameri Comunicazione – Oltre a quelli già citati in passato, come Cassa depositi e prestiti, anche realtà russe, svizzere e inglesi, con cui ho parlato proprio questa mattina. Sono convinto che l’agenda dei prossimi mesi si riempirà con un po’ di appuntamenti: l’obiettivo è arrivare a qualcosa di concreto entro Natale».
Il modello è quello di una nuova concezione di residenza per anziani. Un’idea di struttura che si distacchi completamente dai concetti di “ghettizzazione”, avvicinandosi invece a quella di un vero e proprio silver village per anziani, ma aperto e confortevole anche per i visitatori. Non solo: le iniziative per questa fetta di popolazione sono moltissime e spaziano dal turismo al recupero del patrimonio immobiliare. Rossini cita qualche esempio presente all’estero: «In Francia l’iniziativa Seniors en vacances ha permesso a 80 mila anziani di accedere a un contributo fino al 50% della spesa totale per trascorrere una vacanza nel Paese, progetto che per gli alberghi aderenti ha consentito di allungare la stagione di tre settimane – descrive – Sempre in Francia, negli ultimi 20 anni, grazie a un’apposita legge, sono state rinnovate numerosissime rsa a costo zero, attraverso la defiscalizzazione». Il recupero degli immobili, non solo residenziali, è un fattore di grande interesse: dal canto suo, Korian sta investendo in Liguria sul recupero dell’ex tribunale di Sanremo per farne una nuova struttura per anziani, inquadrandola in un contesto aperto, integrato, coinvolgente e innovativo. Lo stesso paradigma che accompagna l’idea di Happee Limited: «Il vero problema è non perdere il valore dell’anziano – spiega il direttore Antonio Macrina – Che non deve essere visto solo come “big spender”, ma soprattutto come una persona che deve essere integrata nella società e utile per il suo futuro». La proposta di Happee è quella di trasformare le abitazioni dei senior in luoghi completi di ogni servizio, assistenza e comodità, finanziati da un fondo alimentato dalla vendita della casa stessa da parte dei proprietari. Insomma, un nuovo concetto di abitazione per inquilini di una certa età.
Il recupero del patrimonio immobiliare pubblico privato è un tema che sta a cuore anche a Filippo Delle Piane, presidente di Ance Genova: «La cura del patrimonio abitativo è fondamentale, ma c’è un ostacolo, la sua alta parcellizzazione – afferma – ci sono troppi condomini con molti proprietari: una difficoltà non indifferente. Ma c’è sicuramente una buona quantità di patrimonio pubblico e privato di proprietà di pochi soggetti da cui partire».
Quel che è certo, è che Genova (e la Liguria) hanno bisogno di due presupposti fondamentali per candidarsi a diventare la Miami d’Europa. Li delinea chiaramente, ancora una volta, Mariuccia Rossini: «Abbiamo bisogno di collegamenti e infrastrutture e dobbiamo saper lavorare in squadra. Solo così possiamo farcela, anche se partiamo in ritardo».