I senior si approcciano all’invecchiamento in due modi: chi è alla vana ricerca dell’eterna giovinezza e chi decide di accogliere il passare degli anni, con grande attenzione verso la propria salute.
C’è chi lavora alla propria maturazione preparandosi ad una anzianità tutelata. Chi fa valere i propri diritti in ambito lavorativo, rispondendo alle discriminazioni che vengono spesso messe in atto nel settore delle imprese.
L’ageismo è una forma discriminatoria che coinvolge tutte le situazioni in cui potenziali lavoratori sono discriminati in base all’età e non alle effettive potenzialità e caratteristiche personali. Questo tipo di discriminazione in Italia è esplicitamente proibito dalla legge.
Creare un ambiente in grado di supportare e valorizzare le quote mature è fondamentale, per non avere una società dove i senior siano percepiti e ignorati come un peso.
Nella cronaca si sente sempre più spesso parlare di imprese che preferiscono non assumere le persone che hanno superato una certa soglia di età, anche se spesso sono nel pieno delle capacità fisiche e mentali per affrontare le effettive richieste della posizione, soprattutto nei settori dove la risposta dinamica non è necessaria quanto la competenza.
La maturità è un valore da preservare.
Creare un ambiente a misura di ultrasessantenni attivi
I motivi alla base del rischio di discriminazione e di ageismo sono tanti. Ci sono quelli più strettamente legati all’ambito specifico, in particolare ai settori della tecnologia e dell’informatica, fino a una percezione errata che vede solo un rapporto commerciale tra giovani.
È il caso, ad esempio, del settore delle boutique e della moda in cui è sempre più difficile incontrare personale maturo, perché si ritiene che non sia in grado di soddisfare le esigenze del pubblico. Questo senza considerare il fatto che spesso proprio gli acquirenti appartengono alla fascia discriminata.
Ma a 60 anni si è davvero “anziani”? Assolutamente no!
I senior possono avere a disposizione asset come case, investimenti e immobilizzazioni, liquidi, contatti ben radicati e tutti i vantaggi di cui si può approfittare per vivere alla grande pur restando all’interno del settore produttivo.
È un’età in cui porsi come risorse fondamentali per settori produttivi che possono comprendere quelli dell’artigianato tradizionale, dei quadri dirigenziali e di tutti gli ambiti in cui a contare sono le capacità stratificate, la differenziazione del curriculum e dell’esperienza interpersonale.
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